Codice Civile art. 307 - Revoca per indegnità dell'adottante (1).Revoca per indegnità dell'adottante (1). [I]. Quando i fatti previsti dall'articolo precedente sono stati compiuti dall'adottante contro l'adottato, oppure contro il coniuge o i discendenti o gli ascendenti di lui, la revoca può essere pronunziata su domanda dell'adottato. (1) Articolo così sostituito dall'art. 62 l. 4 maggio 1983, n. 184. InquadramentoLa disposizione dettata dall'art. 307 è speculare, e a parti invertite, rispetto a quella di cui al precedente art. 306. Quando sia l'adottante a commettere i fatti di rilievo penale indicati nell'art. 306, l'adottato può chiedere la revoca della sua adozione. Come nel caso inverso, la legittimazione attiva è riservata ad un soggetto specificamente individuato (in questo caso, all'adottato) , anche se diverse da lui furono le persone rimaste vittima degli atti lesivi. E come nel caso inverso, le cause della revoca sono costituite dalla perpetrazione di reati contro la vita e l'integrità personale, tra essi compresi quelli di pregiudizio per il patrimonio, se commessi con violenza fisica o morale; o da reati contro l'adottato, il coniuge, i discendenti o gli ascendenti di lui, punibili con pena restrittiva della libertà personale non inferiore a tre anni. A differenza dalla fattispecie prevista nell'art. 306, non è preso in esame il caso in cui l'adottato, legittimato a chiedere la revoca, viene a morire prima di aver esercitato l'azione. Per questa evenienza non è dato reperire una norma che conferisca una legittimazione agli eredi dell'adottato e dunque nessuno può esercitare l'azione di revoca in nome proprio (gli eredi potrebbero proseguire una azione che fosse già stata esercitata). La dottrina accenna apertamente ad una situazione di illegittimità costituzionale, per ovviare alla quale si propone: di consentire l'esercizio dell'azione ai discendenti dell'adottato che portano il suo cognome; o di ricorrere alle norme che permettono il cambiamento del cognome (Procida Mirabelli di Lauro, 588). Si veda, per il resto, sub art. 306 c.c. BibliografiaTroiano, Automatismo vs. liberta` di scelta nella determinazione del cognome dell’adottato maggiore di età, Nuova giur. civ. comm. 2024, 2, 340; Mauceri, Adozione di maggiorenni e sindacabilità del dissenso del “figlio” dell’adottante, Nuova giur. civ. comm., 2024, 2, 271; Nascia, La sopravvenienza di figli dell’adottante non comporta la revoca dell’adozione di maggiorenne precedentemente avvenuta, Fam. e dir., 2022, 1, 53; Bellisario, Ancora sul superamento dei limiti dell’adozione di maggiorenni: la lettura costituzionalmente orientata (e disapplicazione immediata) dell’art. 291 c.c., Corr. giur., 2020, 11, 1339; Lestini, Identità personale dell’adottato e automatismo dell’ordine dei cognomi, ilfamiliarista settembre 2023; Sesta, Manuale del diritto di famiglia, 10° ediz., Padova, 2023; Bonilini (a cura di), Trattato di diritto di famiglia, Padova, 2022; Ruscello, Diritto di famiglia, Milano, 2020; Pomodoro, Giannino, Avallone, Manuale di diritto di famiglia e dei minori, Torino, 2009; Bianca, Diritto civile, II, t. 1, Milano, 2014; Cattaneo, Adozione, in Digesto delle discipline privatistiche, sez. civ., I, Torino, 1987; Collura, L’adozione dei maggiorenni, in Trattato di diritto di famiglia, diretto da Zatti, II, Milano, 2012, 1117 ss.; Coppola, sub artt. 300-310, in Della famiglia, a cura di Balestra, II, in Commentario, diretto da Gabrielli, Torino, 2010, 722 ss.; De Filippis, Trattato breve di diritto di famiglia, Padova, 2002; Dell’Utri, sub artt. 291-299, in Della famiglia, a cura di Balestra, II, in Commentario, diretto da Gabrielli, Torino, 2010, 669; Dogliotti, L’adozione e l’affidamento familiare, in Filiazione, adozione, alimenti, in Tr. Bes., a cura di Auletta, Torino, 2011, 549 ss.; Dogliotti, Adozione di maggiorenni e di minori, in Commentario Schlesinger, sub artt. 291-314, Milano, 2002; Galgano, Diritto civile e commerciale, I, Padova, 2010; Ivone, L’adozione in generale: l’adozione legittimante, di maggiori di età, in casi particolari, in Trattato di diritto di famiglia, diretto da Stanzione, IV, Torino, 2011, 389 ss.; Giusti, L’adozione di persone maggiori di età, in Trattato Bonilini-Cattaneo, III, Torino, 2007; Orsingher, L’adozione civile, in Il diritto di famiglia nei nuovi orientamenti giurisprudenziali, a cura di Cassano, IV, Milano, 2006, 571 ss.; Procida Mirabelli di Lauro, Dell’adozione di persone maggiori di età, in Comm. S.B., sub artt. 291-314, Bologna-Roma, 1995, 458; Sbisà e Ferrando, Dell’adozione di maggiori di età, in Commentario al diritto italiano della famiglia, diretto da Cian, Oppo e Trabucchi, Padova, 1992, 243 ss.; Spangaro, Sub artt. 291-3114, in Codice della famiglia, a cura di Sesta, Milano, 2015, 1096 ss.; Urso, L’adozione dei maggiorenni, in Trattato, diretto da Ferrando, III, Bologna, 2007, 831 ss. |