Codice Civile art. 2618 - Approvazione del contratto consortile.Approvazione del contratto consortile. [I]. I contratti previsti nel presente capo, se sono tali da influire sul mercato generale dei beni in essi contemplati, sono soggetti ad approvazione da parte dell'autorità governativa [, sentite le corporazioni interessate] (1) [111 att.]. (1) Le corporazioni sono state soppresse con r.d.l. 9 agosto 1943, n. 721. InquadramentoLa norma in esame è compresa nella sezione concernente i controlli dell'autorità governativa; in altri termini si tratta della disciplina pubblicistica dei consorzi (artt. 2618, 2619 e 2620 c.c.) la cui funzione era duplice: sia una funzione di controllo e direzione dell'economia, ritenendo il consorzio uno strumento di potere economico, suscettibile di interferire con i fini politici, economici e sociali del governo; sia una funzione di prevenzione e repressione dei possibili effetti monopolistici e negativi che si riteneva fosse più probabile derivassero dai consorzi, in quanto organizzazione stabile, piuttosto che da meri patti limitativi della concorrenza (Volpe Putzolu, 321; Ferri, 589). La disciplina pubblicistica dei consorzi non è mai entrata in vigore in quanto non sono state emanate le norme di attuazione previste dall'art. 111 disp. att. c.c. (si veda anche la nuova formulazione degli artt. 111-bis ss. disp. att. c.c., introdotti dal d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, Riforma organica della disciplina delle società di capitali e società cooperative, in attuazione della l. 3 ottobre 2001, n. 366, la cui entrata in vigore è disposta per il 1 gennaio 2004), né si ritiene valga a supplire la disciplina anteriore di carattere pubblicistico (l. 16 giugno 1932, n. 834 e l. 22 aprile 1937, n. 961) in quanto abrogata con la soppressione dell'elemento corporativo (Guglielmetti, 284). Attualmente, dunque, della disciplina consortile è vigente solo la disciplina privatistica del contratto di consorzio, mentre, per quanto concerne una disciplina dei possibili effetti distorsivi della concorrenza occorre ricavarla, in via più generale, dalla legislazione antitrust emanata nel tempo (Marasà, 12). BibliografiaFerri G., Manuale di diritto commerciale, a cura di Angelici e G.B. Ferri, Torino 2016; Guglielmetti, La concorrenza e i consorzi, in Tr. Vas., Torino, 1970; Marasà, Consorzi e società consortili, Torino, 1990; Volpe Putzolu, I consorzi per il coordinamento della produzione e degli scambi, in Tr.Gal., IV, Padova, 1981, 344. |