L’articolo 27-bis del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, ha cessato di produrre effetti nella parte in cui non riconosce il congedo di paternità obbligatorio a una lavoratrice, genitore intenzionale, in una coppia di donne risultanti genitori nei registri...

La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale ordinario di Ravenna, riguardo all’articolo 14, comma 3, del decreto-legge n. 4 del 2019 (convertito nella legge n. 26 del 2019).

Il tribunale di Catania riconosce il diritto alla regolare assunzione e alle differenze retributive, in quanto l'attività prestata dalla tirocinante è un rapporto di lavoro subordinato. 

L’art. 55, comma 4, d.lgs. n. 151/2001 deve essere interpretato nel senso di richiedere la convalida delle dimissioni anche qualora queste siano presentate durante il periodo di prova. 

La sentenza n. 156 della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, comma 1, stat. lav., nella parte in cui non prevede che le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni...

La Corte d’Appello di Roma ha confermato il diritto di una dipendente sanitaria turnista a beneficiare della pausa giornaliera di almeno dieci minuti prevista dall’art. 8 d.lgs. n. 66/2003, condannando la ASL al risarcimento per usura psicofisica.

La Cassazione ribadisce: anche in assenza di mobbing, il datore risponde ex art. 2087 c.c. se viola il dovere di tutela della salute e dignità del lavoratore, con obbligo di adottare ogni misura idonea a prevenire danni.

La rimessione in termini richiede l’immediatezza della reazione rispetto al palesarsi della necessità di svolgere l’attività processuale ormai preclusa. Essa non può essere condizionata o in qualche modo rapportata all'eventuale proposizione dell’eccezione di decadenza...

Il lavoratore affetto da una malattia particolarmente grave, che non viene conteggiata nel periodo di comporto, non può limitarsi a informare l’azienda sul proprio stato di salute tramite messaggi frammentari su WhatsApp.

La decisione della Corte Costituzionale, espressa nella sentenza n. 144, ha affrontato la questione di legittimità costituzionale riguardante l’art. 63 del TUPI. In questo contesto, la sentenza tratta il caso di un dipendente pubblico reintegrato dopo un licenziamento...