Le somme di mantenimento versate dal genitore non affidatario spettano iure proprio al genitore affidatario e non sono beni del minore; pertanto non è configurabile la malversazione/dilapidazione ex art. 570, comma 2, n. 1 c.p.

In una vicenda di separazione coniugale, il Tribunale di Chieti prima e la Corte d’Appello dell’Aquila poi avevano ritenuto competente Chieti, valorizzando l’originaria convivenza e la residenza anagrafica e non l’ultima residenza comune. Segue il ricorso in Cassazione...

La Cassazione, investita di tre motivi incentrati sull’incidenza dell’incapacità naturale e sulla supposta pregiudizialità dell’ADS, ha confermato che solo una formale e specifica limitazione incide sulla capacità processuale, escludendo che il procedimento per...

Adito in sede di separazione personale, il Tribunale di Brescia (Sezione Famiglia civile) definisce una controversia con profili di addebito per reiterate infedeltà, affidamento del figlio, casa familiare e statuizioni economiche.

Il Tribunale di Latina ribadisce il principio per cui l’addebito della separazione richiede la prova non solo della violazione degli obblighi coniugali, ma anche del nesso causale tra tale violazione e l’intollerabilità della convivenza.

Il Tribunale di Roma dispone, in sede di provvedimenti temporanei e urgenti, l’affidamento condiviso del minore con alternanza settimanale dei genitori nella casa familiare, senza assegnazione esclusiva, in un contesto di forte conflittualità e sospetti episodi...

È confermato il diritto della nonna a percepire l'assegno per il nucleo familiare in quanto unica persona a provvedere al mantenimento del minore, il quale convive con lei a causa dell'incapacità di madre e padre di sostenere tali spese.

La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sugli artt. 5 e 12 della legge n. 40/2004 sollevate dal Tribunale di Como in tema di riconoscimento della paternità dopo rettifica di sesso, ribadendo la centralità del...

L'attribuzione dell'assegno al nucleo familiare dipende dal soddisfacimento di specifici requisiti reddituali, che spetta al richiedente dimostrare. In tal senso, la presentazione del solo CUD (che non fornisce informazioni sul reddito familiare) non è sufficiente.

L’ordinanza ribadisce che, per i procedimenti di amministrazione di sostegno a favore di soggetti detenuti, la competenza territoriale spetta al giudice del luogo della dimora abituale antecedente lo stato detentivo.