La Corte di cassazione è stata chiamata a stabilire quali crediti vengono assoggettati al vincolo del pignoramento in caso di esecuzione esattoriale promossa ai sensi dell'art. 72-bis d.p.r. n. 602/1973.

Anche  con il processo civile telematico il mancato deposito da parte dell'appellante del proprio fascicolo e della sentenza impugnata comporta che il giudice (che non possa supplirvi con gli atti di causa) debba ordinare all'appellante medesimo, a norma dell'art....

La questione in esame è la seguente: proposta domanda di risarcimento in forma specifica, il giudice può procedere al risarcimento per equivalente?

Nella sentenza in commento, la Suprema Corte è ritornata sull’onere della prova in tema di addebito della separazione per condotte violente inflitte da un coniuge all'altro e/o nei confronti dei figli.

La Cassazione stabilisce che la violazione delle specifiche tecniche sulla forma e sullo schema informatico degli atti di parte, nonché dei criteri e limiti di redazione degli stessi, non comporta la loro invalidità, ma siffatta violazione può essere valutata dal...

La Cassazione, nella pronuncia in commento, esamina la seguente questione: in caso di abusivo frazionamento del credito quale è la sorte processuale della domanda?

La Cassazione (ord. 15 ottobre 2025, n. 27483) ha precisato che l'onere di specificità dei motivi di appello richiede che anche la riproposizione delle istanze istruttorie, non accolte dal giudice di primo grado, debba essere specifica, a pena di inammissibilità...

La decisione in commento affronta la questione se la mancanza dell'attestazione di conformità delle copie di titolo, precetto e pignoramento ex art. 557 c.p.c., sebbene prodotte nel termine ivi prescritto, costituisca causa di inefficacia del pignoramento,...

La Corte di cassazione (ord. 23 agosto 2025, n. 23774) ha chiarito che, in tema di emendatio libelli, la diversa quantificazione della domanda risarcitoria, originariamente azionata, è consentita nel rispetto delle preclusioni processuali. 

Secondo la Corte costituzionale il termine concesso all'attore dall'art. 473-bis.17, comma 1, c.p.c. per reagire alle eccezioni e domande del convenuto non è tale da rendere impossibile l'esercizio del diritto di difesa.